L’ATP ha concluso la propria indagine su Alexander Zverev, accusato di abusi e violenze nei confronti dell’ex fidanzata, la tennista uzbeka Olya Sharipova. La società investigativa “The Lake Forest Group” è stata incaricata di condurre l’inchiesta e ha concluso che non vi sono prove che confermassero le accuse di Sharipova.

L’inchiesta ATP

L’inchiesta è stata avviata a seguito delle dichiarazioni pesanti rilasciate da Sharipova che ha accusato l’ex fidanzato di averla sottoposta a violenza fisica e psicologica, e di averla addirittura provata a soffocare con un cuscino. L’ATP ha interrogato 24 persone tra familiari e amici di Zverev e ha esaminato un vasto materiale di foto, video e messaggi. Tuttavia, dopo 15 mesi di inchiesta, l’ATP ha annunciato che non esistono prove sulla colpevolezza di Zverev. Inoltre si è deciso che non verrà presa alcuna azione disciplinare nei suoi confronti.

Zverev si è sempre dichiarato innocente e ha cooperato pienamente con l’indagine. Attualmente si trova alla posizione n.16 del ranking e sta ancora recuperando la forma dopo il lungo stop. La vicenda extra-tennistica che ha coinvolto Zverev ha scosso il mondo del tennis e ha attirato l’attenzione dei media a livello mondiale. Tuttavia Zverev può concentrarsi di nuovo sul suo gioco e sulla sua carriera. Questa vicenda ci mostra che è sempre fondamentale indagare e non indurre in conclusioni affrettate.

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