The logo for the Formula One Ferrari Team pictured at the Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari race track in Imola, Italy, on April 23, 2022, ahead of the Formula One Emilia Romagna Grand Prix. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La presentazione di una monoposto di Formula 1 del team Ferrari rappresenta sempre un evento particolarmente emozionante. Questo momento costituisce una sorta di rito che combina elementi di tradizione e modernità, dando sfogo all’attesa dei numerosi appassionati della squadra. Questa tradizione ha le sue radici nel passato, quando il fondatore del Cavallino, il grande Enzo Ferrari, inaugurava l’uscita delle nuove vetture in pompa magna. Questa usanza è rimasta immutata nel corso degli anni, nonostante l’evoluzione tecnologica e la crescente attenzione alla sostenibilità ambientale nel contesto dei Gran Premi, che prevedono l’uso di power unit ibride. Oggi a Maranello verrà svelata la nuova monoposto SF-23, con cui la scuderia italiana cercherà di vincere il Campionato del Mondo 2023, la cui gara inaugurale è prevista il 5 marzo in Bahrain. Sono passati quindici anni dall’ultimo titolo piloti conquistato dal pilota della Ferrari Kimi Raikkonen nel 2007 e quattordici anni dall’ultimo titolo costruttori del 2008. Un periodo di tempo lungo, in cui la Red Bull di Sebastian Vettel e poi la Mercedes di Lewis Hamilton hanno dominato il campionato per otto anni di fila, seguiti dalla Red Bull guidata dal giovane talento Max Verstappen.

Gli obiettivi di Elkann e Vasseur: deve essere una Ferrari vincente

Il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Benedetto Vigna hanno chiesto al nuovo capo del team, Frederic Vasseur, ex Alfa Romeo che ha sostituito Mattia Binotto, di porre fine al digiuno di successi della Ferrari. Vasseur, un esperto del settore delle corse, è stato scelto per seguire le orme di Jean Todt, suo connazionale, che nel 1993 ha preso in mano una Ferrari in pessime condizioni e l’ha portata alla vittoria del campionato del mondo con Michael Schumacher nel 2000, aprendo un’epoca di successi. Tuttavia, Vasseur non avrà a disposizione sette anni come Todt: la Ferrari deve vincere immediatamente. Il nuovo capo del team è consapevole di questo compito e ha dichiarato: “Sono qui per vincere – non c’è altro obiettivo”. Lo stesso obiettivo è condiviso da Charles Leclerc e Carlos Sainz, una delle coppie di piloti più forti in circolazione, che non vedono l’ora di provare la nuova vettura nei test di fine mese per capire se sarà in grado di sfidare il due volte campione del mondo Max Verstappen.

Il filo conduttore con la monoposto dell’anno scorso

Ferrari

La speranza di una vittoria è stata alimentata dai progressi compiuti nella stagione precedente: dopo due anni di delusioni, la Ferrari ha risalito la china e, sfruttando i nuovi regolamenti, ha messo in pista una vettura che ha ottenuto quattro vittorie e dodici pole position, impressionando soprattutto nelle prime gare. Tuttavia, non è stato sufficiente: i problemi di affidabilità della power unit hanno causato due ritiri di Leclerc e uno di Sainz, gli errori di strategia del team hanno penalizzato la corsa del Cavallino e la capacità di sviluppare il progetto è stata inferiore a quella della Red Bull di Adrian Newey nella seconda parte della stagione. Pertanto, quest’anno è necessario fare meglio per vincere il campionato mondiale.

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