Si scrive derby di Roma, si legge guerra. Questo è quello che rappresenta il derby della Capitale per entrambe le tifoserie. Una partita sentita, con livelli di adrenalina e tensione altissimi sia in campo che sugli spalti, e la partita di ieri ne è stata l’ennesima dimostrazione.
Massima allerta fuori lo stadio, sfottò e cori dentro, ed è per questo che il match tra le due squadre di Roma incanta sempre.
La Lazio sembra però aver retto meglio la pressione creatasi intorno alla partita, giocando con ritmo costante e sereno per 90’ e trovando la vittoria finale per 1-0 con gol di Zaccagni. Partita preparata bene dagli uomini di Sarri, pressing, passaggi veloci e precisi sono stati i punti di forza della formazione biancoceleste che hanno fatto si che la squadra rivale non avesse modo di trovare spazi, tempo e fiato per reggere i ritmi.
Eppure dall’andamento della settimana tutto sembrava meno che quanto accaduto dato che la Lazio è reduce dell’eliminazione contro l’AZ Alkmaar mentre la Roma gode della qualificazione agli ottavi di Europa League.
Forse però, il troppo entusiasmo ha giocato brutti scherzi alla Roma che per tutta la durata del match è parsa troppo molle, lenta, rendendo vita facile agli avversari. Complice sicuramente la buona preparazione di Sarri e magari l’esser scesi in campo con la troppa sicurezza di se stessi, ha portato la squadra giallorossa ad una sconfitta che pesa, sia dal punto di vista morale che dal punto di vista della classifica visto che ora la Lazio si trova a +5 (sola al secondo posto dopo la sconfitta dell’Inter nel derby d’Italia) e corre via verso la qualificazione alla prossima Champions League.
Animi accesi tra Lazio e Roma

E se possiate pensare che sia finita qui vi sbagliate, perché dopo il triplice fischio la tensione non cala, anzi si accendono scintille, prima in campo con Cristante e Marusic protagonisti di una doppia espulsione a gara terminata per una vistosa lite in campo, e poi negli spogliatoi dove Mancini e l’ex difensore romanista Romagnoli sono arrivati quasi alle mani, con il difensore della Lazio che pare sia andato ad esultare davanti lo spogliatoio degli avversari. A fare da paciere sembra sia arrivato il presidente della Lazio Claudio Lotito, successivamente impegnato in un’ulteriore discussione con Josè Mourinho, separati dagli altri presenti per arrivare che i due arrivassero alle maniere forti.
La Roma rincorre, la Lazio vola via

Una partita di cui si parlerà per tanto tempo, tra tifosi, tra società, tra sfottò sui social e via dicendo perché la bellezza del derby di Roma è anche questo, che si vinca o che si perda l’atmosfera magica che vi si crea intorno è meravigliosa.
Il 50° derby vinto dalla Lazio (contro i 67 vinti dalla Roma) interrompe anche una striscia negativa per la squadra, perché la vittoria nel derby di andata e di ritorno nello stesso campionato mancavano dalla stagione 2011/12, prima stagione in biancoceleste di Miroslav Klose (decisivo al suo primo derby con il gol del 2-1 allo scadere).
Ora sta alle due squadre segnare il loro cammino in un campionato che va sempre più verso la conclusione. La Lazio dovrà sicuramente continuare con un atteggiamento come quello proposto ieri, la Roma dal canto suo dovrà esser brava ad alzare la testa e reagire dato che il doppio confronto con il Feyenoord è vicino, e sicuramente anche lì ci sarà da lottare visto che gli olandesi vorranno vendicare la finale di Tirana persa lo scorso 25 maggio.
La parola passa alle squadre, quello che è certo è che il derby è tutt’altro che concluso, durerà a lungo soprattutto dal punto di vista della classifica, con i tempi che si accorciano mentre i punti in classifica di distanza aumentano.
Riccardo Di Gregorio