Un fulmine a ciel sereno, un terremoto che ha completamente scombussolato le fondamenta di casa Bayern. Questo e molto altro di scena in quel di Monaco, dove il CT Julian Nagelsmann è stato esonerato in tronco dalla dirigenza bavarese qualche giorno fa. Una flash news dai temi scottanti e shockanti, arrivata in un momento d’oro per il promettente tecnico classe ’87 e figlia di qualche parola di troppo nei confronti degli alti piani societari (come la vicenda della “talpa da spogliatoio“). Ad aver ereditato da Nagelsmann un Bayern secondo in Bundesliga ed ai quarti di Champions è stato quindi Thomas Tuchel, nome altisonante nonché già in procinto di portare con se in Baviera una vecchia conoscenza di nome Mason Mount.
Prende forma il Bayern di Tuchel, il tecnico tedesco vuole Mason Mount
Fermo da inizio stagione e dal post-esonero al Chelsea, Thomas Tuchel torna ufficialmente a sedersi in panchina. E lo fa in grande stile, aggiungendo il Bayern Monaco al suo curriculum già segnato dai blues e dal PSG. Accolto con tanto scalpore dai media, il ritorno in patria di Tuchel potrebbe però aprire scenari interessanti per la sortita bavarese, chiamata a recuperare 1 solo punto di svantaggio dal Dortmund capolista in campionato e ad arrivare il più lontano possibile in Champions. Dopo l’esonero per cause “politiche” di Nagelsmann, la società ha dunque reputato l’ex Chelsea e PSG il più adatto a traghettare in vetta i rossi di Monaco, in attesa della prossima stagione che si prospetta scoppiettante e ricca di sorprese.
Secondo quanto riportato dal The Times infatti, Tuchel parrebbe intenzionato a portare in Baviera il suo pupillo Mason Mount. Già allenato dal tecnico tedesco in quel di Londra, il centrocampista classe ’99 potrebbe aggiungere ancor più valore, giovinezza ed esplosività alla già compatta rosa come del Bayern Monaco. Ad aumentare il clamore della notizia, le possibili manovre d’acquisto: con un contratto in scadenza nel 2024, Mount potrebbe unirsi alla corte di Tuchel a prezzo completamente stracciato, se non addirittura a parametro zero.
Mario Reccia
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