La stagione di Serie A 2022/23, ormai giunta ad 8 giornate dal traguardo, sta finalmente per volgere al termine. Tante le sorprese portate in quest’annata dalla massima competizione italiana, fra cui le strabilianti prestazioni del Bologna di Thiago Motta. Dopo un tremendo inizio, rasentando i bassifondi della classifica, i felsinei hanno subìto una vera e propria rinascita sotto la gestione del tecnico italo-brasiliano. Le premesse iniziali infatti, a tutto han fatto pensare fuorché ad una possibile qualificazione in Europa, per la quale i rossoblu sono invece tutt’ora in corsa. Le possibili gioie in casa Bologna non finiscono però qui, viste le news degli ultimi giorni in merito ad un’importante decisione.
Il Bologna utilizzerà OptaVision per il proprio scouting, è il primo club in assoluto
Ormai è ufficiale: il Bologna sarà il primo club in assoluto ad utilizzare i dati forniti da OptaVision nel proprio processo di scouting. Una prima volta storica per il mondo del calcio, cui tale novità potrebbe rivoluzionarne il modo di essere. La notizia arriva al fronte della già consolidata partnership fra il club rossoblu e Stats Perform, che già da tempo include servizi per il team quali dati tecnici, dati tracking, tool per analisi delle prestazioni nonché forniture di sistemi di camera tattica e dispositivi GPS, da utilizzare in allenamento per monitorare al meglio la resa dei propri calciatori.

Con OptaVision però, il Bologna avrà la possibilità di migliorare il proprio sistema di scouting attraverso l’innovativo data set proprio a cura di Stats Perform. Quest’ultimo, agli già ottimi e tradizionali dati Opta, affiancherà l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, in modo da poter scovare ed analizzare al meglio calciatori in linea con le idee e le tattiche del club praticamente in ogni angolo del globo. Il tutto verrà utilizzato dal servizio scout bolognese per poter analizzare le prestazioni dei calciatori nei singoli momenti di gioco, in specifiche circostanze nonché nei diversi stili di gioco proposti.

OptaVision contribuirà dunque a raccogliere dati in merito al singolo calciatore per quanto ne concerne la preparazione atletica, la propria risonanza in fase di possesso e in quella di non possesso tramite l’utilizzo di dati posizionali, computer vision e machine learning. L’uso di questi ultimi affiancherà la solida presenza di nozioni catturate dai tradizionali scout umani, arricchendo il tutto e donando al club un’analisi più completa e dettagliata. Ad ufficializzarlo, lo stesso Bologna tramite un comunicato.
Mario Reccia