Due doppiette e un gol in appena tre partite di campionato, francamente non c’erano altri modi per iniziare al meglio la sesta stagione in nerazzurro per il neo capitano Lautaro Martínez, trascinatore e leader indiscusso dell’Inter la quale è pronta a battagliare per coronare il sogno del 20° scudetto; nonostante il suo contratto scada il 30 giugno 2026, dalle parti di Viale della Liberazione prende piede l’ipotesi di blindare definitivamente il giocatore.

Responsabilità e consapevolezza dei propri mezzi: il Toro guarda avanti e l’Inter lo vuole premiare

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La Gazzetta dello Sport scrive di lui come “l’uomo del presente e del futuro dell’Inter, colui che cancella il passato” il quale avrebbe nome e cognome (Romelu Lukaku, ndr) ma siamo sicuri che non menzionerebbe neppure il suo nuovo indirizzo di casa perché “la delusione è stata enorme, soprattutto sul piano personale, l’ex Racing Club non si volta più indietro e vuole concentrarsi sull’unico tema che gli interessa, ovvero vincere. Lautaro è il leader di questa squadra, lo è tecnicamente, lo è dentro lo spogliatoio ed è riconosciuto tale anche dalla stessa società, è il calciatore più pagato della rosa, è considerato il punto di riferimento all’interno di un gruppo profondamente cambiato anche per modificare qualche faccia che non era proprio da stimolo per i compagni; Lautaro fa per sé e per gli altri tanto che più avanti, con calma, il suo contratto potrebbe essere ritoccato come premio per la grande dedizione ogni qualvolta che varchi i cancelli di Appiano Gentile o calchi il campo del Meazza ma, per il momento, non è necessario, l’argentino sta bene a Milano e non cerca altro, anzi è l’altro che ha cercato lui: gli arabi con i loro soldi hanno bussato anche alla sua porta ma non sono stati sufficienti per convincerlo e, attualmente, pare che nulla possa condizionarlo o fargli cambiare idea”.

Calogero Andrea Bellavia

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