Con questo storytelling il lettore si immedesimerà nei panni di un direttore sportivo durante il periodo del calciomercato di fronte ad una sorpresa poco piacevole
Con questo stile di scrittura, unico nel suo genere, il giovane Andrea Ghidotti vuole immedesimare l’autore nei panni di un direttore sportivo prima e durante la sessione del calciomercato.

Il periodo del calciomercato è costituito da mesi pieni di trattative, rumors e colpi di scena. Qualche figura viene spesso dimenticata dai giornali, che danno più rilevanza a giocatori, club e agenti; eppure senza alcune figure societarie sarebbe impossibile costruire la squadra che dovrà affrontare la stagione: il direttore sportivo.
Questo ruolo è molto delicato, tra bilanci e colpi sono i primi a pianificare come costruire il puzzle nel modo più efficiente e rendendolo migliore rispetto a chi compete nella stessa categoria. Se sei un direttore inizi a consultarti già mesi prima della sessione di mercato con gli osservatori del club per selezionare i papabili candidati per la prossima stagione, tra i vari nomi inizi a cercare la scommessa che potrebbe ripagare l’investimento e con il resto della società organizzi il budget da spendere nella finestra successiva. In qualità di direttore sportivo dovrai seguire le vicende interne della squadra, fare da intermediario tra spogliatoio e piani alto della società. Sei l’unica figura che vive a 360 gradi una società calcistica, monitori gli allenamenti dei giocatori e ogni mattina respiri l’aria del campo accarezzando quel manto erboso, poi al termine delle sedute ti ritrovi in ufficio con gli altri enti della società a seguire gli sviluppi economici e a studiare le strategie per migliorare tutti l’ambiente. Durante il mercato passi ore al telefono, sembri un centralino che riceve e manda offerte pur di raggiungere la perfezione organizzata negli ultimi mesi. Tutto sembra procedere liscio come l’olio, finché dal ritiro non ti arriva la notizia di un grave infortunio al giocatore più emblematico della rosa. La preoccupazione si tinge sui volti dei tuoi colleghi, che iniziano a fremere e a sparare nomi di possibili sostituti. Con molta calma chiedi loro di sedersi e aprendo il tuo computer portatile, mostri loro il piano che avevi studiato: per ogni giocatore hai ricercato i possibili sostituti con il tuo gruppo scouting, con tanto di spiegazioni e bilancio alle mani. Nel giro di poche settimane, ma di mille chiamate, si riesce a trovare l’accordo per il trasferimento e un altro ragazzo è pronto a mettersi in gioco nella tua compagine. Sui giornali il nome tuo nome appare vicino a quello del calciatore, allenatore, entourage di agenti e Presidente; spesso potresti dire che perdi rilevanza, ma in cuor tuo sai che, senza il tuo fiuto, la trattativa non sarebbe nemmeno iniziata.
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