Ieri, durante il suo incontro con Stefano Pioli, Zlatan Ibrahimović ha fatto una richiesta un po’ scherzosa ma non del tutto irrealistica: ha chiesto di essere incluso nella lista dei convocati. È una richiesta che sembra quasi un’insignificanza, poiché Ibra è noto per risolvere le situazioni anche quando è lontano dal campo da gioco. La presenza di Zlatan Ibrahimović a Milanello ha suscitato nel mondo rossonero un senso di ritorno di un vecchio amico. In realtà, il legame tra lo svedese e Milano non si è mai veramente interrotto, poiché da tempo ha scelto di stabilirsi in questa città, dove ha diversi interessi imprenditoriali e dove ha trasferito l’intera famiglia. Questo include anche i suoi figli: uno dei due gioca nelle giovanili dell’Under 16 del Milan.
Quali sono i piani futuri di Ibrahimović
Il ritorno di Zlatan Ibrahimović a San Siro è stato un evento che ha attirato l’attenzione di tutti. Questo perché è riemerso nella scena rossonera proprio dopo la deludente sconfitta nel derby e perché c’è una sensazione molto chiara che con lui il Diavolo abbia ancora una storia in sospeso, una storia che non è stata ancora completamente scritta. L’immagine di Ibra a Milanello ieri, seduto accanto a Stefano Pioli e in colloquio con l’amministratore delegato Furlani, ha suscitato molte reazioni. La stessa reazione si è ripetuta quando questa mattina è emersa la notizia di un incontro con Gerry Cardinale in un hotel milanese.

Cosa sta succedendo dietro le quinte? Va chiarito fin da subito che il capo di RedBird non ha presentato a Zlatan una proposta contrattuale. Non siamo ancora a quel punto e non è affatto certo che ci si arrivi. Al momento sembra essere stata una conversazione informale e un incontro conoscitivo. Potremmo dire che è servito per rompere il ghiaccio, per valutare reciprocamente le intenzioni e capire se ci sono basi per una futura collaborazione. La porta del Milan rimane aperta, come del resto aveva già dichiarato in modo esplicito il presidente Scaroni.